Devitalizzazione di un dente: ecco tutto quello che devi sapere!

carie

Carie o infiammazioni prolungate, se non trattate correttamente, possono attaccare anche la parte interna e vitale dei tuoi denti. I denti infatti, posseggono al loro interno la polpa che è un tessuto molto importante ed è contenuto nella camera pulpare che si estende anche lungo i canali dentali, i quali, arrivano alle radici.

A questo punto ti starai chiedendo perché è così importante la polpa dentale. Innanzitutto è la polpa dentale che sintetizza e contiene le cellule che producono la dentina. La polpa garantisce un adeguato apporto di sangue, ossigeno e nutrienti indispensabili a mantenere in vita i nostri denti. Per dei denti sani è quindi necessario che la polpa dentale sia sana e vitale.

Proprio per questo gli odontoiatri DENS consigliano una prima visita di controllo annuale – qualora non ci fossero già patologie del cavo orale o dei denti in corso (che invece vanno seguite e trattate con costanza) – perché è molto importante intervenire in tempo su traumi, carie e infiammazioni dei denti. Una corretta prevenzione e regolari visite di controllo infatti servono ad evitare che la situazione peggiori in caso siano già presenti piccole lesioni, carie, infiammazioni o altri traumi che possono apparire trascurabili ma che in realtà non lo sono.

Infatti, se non ci si sottopone per tempo a un controllo dentale potrebbe accadere che un dente con carie o lievi traumi possa infiammarsi e che, con il passare del tempo, si infiammi anche la polpa interna.

A questo punto ti stai chiedendo se quel lieve dolore che avverti ed è localizzato in un dente sia una infiammazione della polpa dentale… non preoccuparti! Ti spieghiamo come riconoscere i sintomi dell’infiammazione di un dente o della polpa dentale ma sappi che in ogni caso è necessario prenotare una visita presso i nostri studi!

Come riconoscere la pulpite dente?

Quando la polpa si infiamma si avverte dolore e una sensazione di pulsazione più o meno intensa. Se il dolore e la sensazione di pulsazione da un grado lieve si intensificano significa che l’infiammazione sta progredendo da una pulpite reversibile verso una pulpite irreversibile (cioè non più trattabile con i farmaci) che può portare anche alla necrosi del tessuto pulpare. La necrosi pulpare è la morte del tessuto interno del dente.

Quando dai primi sintomi si arriva a un dolore intenso e quasi insopportabile siamo in presenza di una pulpite irreversibile e dunque si dovrà procedere a devitalizzare il dente.

Pulpite rimedi – intervento di devitalizzazione

Una delle grandi fobie di chi si rivolge a un odontoiatra è quella di provare dolore durante gli interventi, per questo, vogliamo fugare ogni tuo dubbio o paura spiegandoti cosa accade, passo dopo passo, quando si devitalizza un dente curando la pulpite. Rimedi, ecco i vari step:

  • Per prima cosa vogliamo tranquillizzarti: la procedura di devitalizzazione di un dente avviene in anestesia locale.
  • Viene posizionato intorno al dente da trattare un foglio di gomma chiamato diga per isolare il dente dalla bocca e per consentire all’odontoiatra di lavorare al suo interno proteggendo gli altri denti.
  • A quel punto l’odontoiatra accede alla camera pulpare per asportare la polpa ormai compromessa mediante l’utilizzo di manipoli rotanti e liquidi irriganti. In questo modo il dente viene ripulito dall’interno, i canali, una volta liberi dai tessuti pulpari vengono asciugati e richiusi utilizzando un materiale chiamato guttaperca e con dei cementi dedicati.
  • Concluso questo primo step dell’intervento di devitalizzazione, si procederà alla ricostruzione della corona dentale e, a seconda della quantità di tessuto che il dente ha perso, potrà essere sufficiente o procedere con una semplice otturazione (in caso il dente abbia perso poco tessuto) o si renderà necessario procedere con una corona protesica per ripristinare l’aspetto di un dente normale.

Il tempo è un aspetto da non sottovalutare quando parliamo di un intervento di devitalizzazione, infatti, una delle domande ricorrenti dei nostri pazienti è: “Quanto dura un intervento di devitalizzazione?”.

La risposta non è uguale per tutti i tipi di devitalizzazione. L’intervento, se escludiamo la ricostruzione del dente, può essere di breve durata (circa un’ora), o protrarsi più a lungo, oppure essere effettuato in diverse sedute. Proprio per questo, a seconda dei casi, l’odontoiatra DENS informa sempre i pazienti sui tempi del trattamento, chiarendo ogni aspetto dell’intervento.

Il post intervento di devitalizzazione dentale

Malgrado l’anestesia locale, dopo l’intervento di devitalizzazione dentale è possibile avere dei disturbi o un avere dolenzia. Entrambi possono essere trattati mediante antinfiammatori. In caso invece la situazione di dolore sia più intensa è necessario avvertire immediatamente l’odontoiatra e farsi visitare per controllare che il decorso si stia svolgendo normalmente.

Nella maggior parte dei casi tutto si risolve in un giorno e non vi sono problemi.

Cosa succede dopo la devitalizzazione dentale?

E’ importante ricordare che un dente devitalizzato è un dente fragile, infatti se hai uno o più denti devitalizzati, non puoi ignorare il rischio frattura e sapere come proteggerli.

Prima di tutto ti spieghiamo perché un dente diventa fragile dopo la devitalizzazione: quando un dente viene devitalizzato, viene privato della polpa e, questa mancanza, provoca un cambiamento della consistenza del dente stesso che diviene più delicato e vulnerabile.

Inoltre, è da considerare che un dente sano, regge senza problemi tutte le sue naturali funzioni anatomiche (ad es. quella masticatoria) ma, quando viene devitalizzato, nei fatti, viene “bucato” per accedere alla camera pulpare e di conseguenza questo lo rende più esposto alle fratture. Quando questo accade potrebbe verificarsi l’esigenza di doverlo estrarre e ripristinare con un intervento di implantologia dentale.

Per evitare che questo accada è possibile infatti evitare al dente di essere sollecitato nella masticazione mediante:

  • un abbassamento di pochi millimetri del dente e ricostruendo su di esso un intarsio in composito
  • una ricostruzione mediante otturazione
  • mettere sul dente devitalizzato una corona in ceramica al fine di proteggerlo

Bene! Ora che sai proprio tutto sulla devitalizzazione e se vuoi verificare che i tuoi denti siano sani, non ti resta che contattarci per fissare un check up senza impegno.

Ti aspettiamo, come sempre, in studio!

Leggi anche l’articolo: Cos’è l’ortodonzia intercettiva? Scopriamolo con DENS

Dott. Marco De Angelis

Dott. Marco De Angelis

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