Conosciamo Alessandro Peronnia: gnatologo a Pavia, Milano, Garlasco e Abbiategrasso.
DENS: Lo abbiamo intervistato per raccontare come uno gnatologo che si divide tra Milano e Pavia migliora la vita di decine di persone all’anno indagando sui morsi.
Peronnia: Detta così sembro un Cacciatore di Vampiri, la userò al prossimo Halloween! Mi presento, sono Alessandro Peronnia, gnatologo. Mi sono laureato in Odontoiatria e protesi dentarie presso l’Università di Pavia e lavoro nei centri DENS da oltre 5 anni.
D: Che cosa fa lo Gnatologo e a chi è rivolta la Gnatologia?
P: La Gnatologia è quella branca dell’odontoiatria che studia e risolve le problematiche collegate alla muscolatura facciale e all’articolazione temporo-mandibolare.
I pazienti che lo gnatologo normalmente cura riferiscono forti dolori muscolari o addirittura rumori durante la masticazione: sentono dei piccoli scricchiolii. Le persone più stressate spesso somatizzano a livello della bocca andando a stringere e digrignare i denti anche durante la notte. Quando si svegliano la mattina hanno una bruttissima sensazione di indolenzimento che può arrivare anche a manifestarsi con una fase acuta, come fosse un vero e proprio crampo.
Come procede la visita dallo gnatologo?
Lo gnatologo è il detective della bocca. Inizio innanzitutto con una indagine che valuta le abitudini quotidiane del paziente e cerca di capire se, e quanto può influire il fattore stress sulle sue condizioni. Inoltre chiedo informazioni sull’origine temporale dei sintomi, ovvero da quanto tempo e con quale intensità si manifestano. Una volta stabilito che l’origine del dolore non è dovuta a carie, ascessi o altre problematiche analoghe, procediamo con degli esami grafologici specifici. In qualità di gnatologo a Pavia, Milano, Garlasco e Abbiategrasso effettuo l’esame di elettromiografia, che consiste nell’effettuare misurazioni con elettrodi adesivi, come quelli utilizzati in un ECG, lungo i principali muscoli masticatori.
Valuto il comportamento e il grado di tensione delle fibre muscolari. Grazie anche a dei blocchi di vari spessori posti tra le arcate, riesco a capire quando si verifica la situazione di rilassamento ed equilibrio, e quanto quindi la bocca del paziente risulta in disequilibrio.
Cosa fa lo gnatologo con questi dati?
Elaborando i dati faccio preparare una protesi che ha la forma di un ferro di cavallo: il bite. Questo strumento in resina va inserito tra le arcate dentarie durante la notte e, rialzandole, permette un rilassamento dei muscoli.
Quali sono i sintomi che mostra il paziente di solito?
Il paziente tipico che si rivolge allo gnatologo manifesta dolore e indolenzimento della mascella; tuttavia vi è la possibilità che siano anche le orecchie ad essere infiammate fino a produrre addirittura gli acufeni: il tipico suono del fischio. Questo accade perchè l’articolazione temporo-mandibolare condivide la parete ossea dell’orecchio interno. In questi casi lavoro in tandem con l’otorino del Centro Medico Lombardo di Milano.
Altri pazienti hanno un quadro più complesso che riguarda anche la postura e, quando si verifica una situazione simile, agiamo in collaborazione con il fisioterapista del Centro Medico Lombardo di Milano per una misurazione contemporanea con elettromiografo e pedana stabilometrica.
La terapia si riduce solamente alla realizzazione del bite denti?
Assolutamente no, seguo il paziente nel tempo anche perchè non si tratta di una terapia una tantum: il bite denti va adattato al paziente in quanto, anche se riportiamo i dati estrapolati dall’elettromiografia, ci sono dei piccoli aggiustamenti da fare per raggiungere la perfezione. Ovviamente le prime visite sono più ravvicinate per poi arrivare a controlli semestrali, salvo casi di usura o rottura del bite: se la masticazione è forte e costante possono arrivare anche a presentare buchi o rotture. Per mantenere i benefici ovviamente il bite non deve essere troppo consumato.
Realizzate i bite dentale nei laboratori DENS di Pavia e Milano?
Negli ambulatori di Gnatologia in tutte le sedi (Pavia, Milano Abbiategrasso, Como e Garlasco) prendiamo l’impronta dentale con una cera di masticazione e, in base al rialzo misurato con l’elettromiografo ed a specifiche esigenze del paziente (ad es. sportive), realizziamo il bite dentale in resina direttamente in DENS o ci affidiamo a produttori specializzati esterni.
Dopo quanto tempo il paziente avverte i primi benefici?
Spesso la sensazione di sollievo è immediata, in quanto la fase acuta passa in modo relativamente rapido. Quando però i sintomi del paziente si sono cronicizzati nel tempo, il recupero è più lento e graduale. All’inizio per individuare se il bite è adatto possiamo arrivare a prescrivere al paziente una terapia farmacologica ad hoc per eliminare dolore ed infiammazione e capire se il bite che abbiamo prodotto è efficace. Se è corretto, l’infiammazione non si presenta più.
Ci tengo a chiudere questa intervista dicendo che il lavoro dello gnatologo incide molto sulla qualità della vita, poiché con un semplice dispositivo dentale indossato la notte, il paziente dice addio ai dolori continui legati a testa, bocca e collo.
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