Fluoroprofilassi: perché il fluoro è importante nella prevenzione della carie?
Il fluoro è uno degli elementi più diffusi sulla terra. È presente in piccole quantità in quasi tutti i tessuti dell’organismo, in particolar modo nello scheletro e nei denti. Il trattamento medico che si basa sulla somministrazione di fluoro per prevenire la carie prende il nome di fluoroprofilassi.
Cos’è la fluoroprofilassi?
La fluoroprofilassi è un trattamento medico che prevede la somministrazione di fluoro per rafforzare lo smalto e prevenire la carie. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), la somministrazione del fluoro rappresenta il metodo più efficace per la prevenzione della carie.
Come funziona la fluoroprofilassi?
In base all’età dell’individuo e alla fase di eruzione del dente, il fluoro può essere integrato nell’organismo:
- per via sistemica;
- per via topica.
Fluoroprofilassi per via sistemica
La fluoroprofilassi per via sistemica consiste nella costante e regolare assunzione per via orale di fluoro tramite gocce, acque fluorate, latte, sale o compresse.
Le dosi di fluoro quotidiane consigliate variano a seconda dell’età:
- dai 6 mesi ai 3 anni 0,25 mg;
- dai 3 ai 6 anni 0,50 mg.
È importante evidenziare che gli effetti del trattamento risultano evidenti solo seguendo la cura con costanza, per almeno otto mesi.
Fluoroprofilassi per via topica
La fluoroprofilassi per via topica, a differenza di quella per via sistemica, non prevede l’ingerimento del fluoro. Al contrario, espone le superfici dentali a sostanze che ne contengono un’elevata concentrazione, come ad esempio gel e dentifrici. Per quanto riguarda il dentifricio, le linee guida consigliano dai 6 mesi ai 6 anni di utilizzarne uno contenente almeno 1000 ppm (parti per milione) di fluoro due volte al giorno, in una quantità della dimensione di un pisello.
La somministrazione del fluoro per via topica può essere effettuata presso il proprio domicilio. Tuttavia, qualora venga ritenuto opportuno, può essere effettuata anche in studio dal proprio medico odontoiatra mediante l’utilizzo di gel e vernici specifiche a base di fluoro.
Quali sono i benefici della fluoroprofilassi?
Il fluoro, una volta integrato nella struttura del dente, lo rinforza. Inoltre, agisce da barriera contro le sostanze acide che demineralizzano lo smalto dentale, conservando la struttura chimica dei denti.
Quali conseguenze può determinare un eccesso di fluoro?
Nel caso della somministrazione topica, sarà il dentista, in base all’età e alle specifiche esigenze, a fornire indicazioni precise in merito alle percentuali. Bisogna inoltre specificare che, attualmente, la somministrazione topica del fluoro è considerata maggiormente efficace rispetto a quella sistemica. Chiaramente, trattandosi di un farmaco, il fluoro va somministrato molto attentamente dietro parere medico, riducendo così l’eventualità di sviluppare reazioni indesiderate. Questo perché, nonostante i numerosi benefici, se assunto in quantità eccessive, il fluoro può:
- interferire con l’attività di diversi enzimi;
- alterare il metabolismo delle vitamine;
- portare alla fluorosi dentale.
Cos’è la fluorosi dentale?
La fluorosi è una condizione causata da un iperdosaggio di fluoro, che porta alla formazione di macchie bianche sullo smalto dentale. Nel caso in cui tale patologia dovesse aggravarsi, potrebbe portare all’evoluzione delle macchie in veri e propri solchi e cavità. Per rimuovere le macchie presenti sullo smalto esiste una vasta gamma di interventi tra cui:
- lo sbiancamento dei denti;
- infiltrazioni dentali con resina;
- l’utilizzo di una crema remineralizzante.
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